Cervello in Tilt

Relazioni Complicate

2 Marzo 2018

Relazioni Complicate

Prologo al male

di Stefano Michelini

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GIUDA E GESÚ: VITE PARALLELE IN UNICO PROGETTO


PROLOGO

di


BENEDETTA AGNESE MONTINI

 


Giuda l’Iscariota, dal persiano Isk Arioth, ovvero «colui che serve» oppure «colui che sa». È possibile collegarlo anche al termine iskariot, che in aramaico significa l’assassino.

La transizione psicologica di Giuda, culminata nel tradimento era conosciuto a Dio e pianificato sin dal principio con il significato di come e quando Gesù sarebbe stato ucciso.

Giuda è il cardine, ama il denaro ed è infatti il geloso custode della cassa comune dei discepoli.

Ama la fama e segue Gesù soprattutto, perché le folle lo seguono.

Pensa che il Messia, libererà il popolo di Israele dalla schiavitù di Roma, ma questi piani non sono nelle intenzioni di quel Gesù, che invece sa che morirà in croce.

Le prospettive di Gesù e quelle di Giuda sebbene coinvolte in un unico disegno, scorrono parallele per poi esitare come noto.

 

LE VITE PARALLELE

di

STEFANO MICHELINI

 

 

Costretti nella morsa di una vita relazionale costruita su convenzioni, abbiamo tutti una vita parallela, un alias puro.

Io amo il mio alias, che sa di mare in burrasca e abbracci forti.

Alias, che è solo amore fino alla dabbenaggine di Babino lo Sciocco, http://cervello-in-tilt.it/superficialita/babino-lo-sciocco.

Il mio alias sa di Pitosforo, le cui bacche usavamo come armi improprie di disturbo e provocazione di risse tra noi bambini.

Il mio alias che sa solo combattere e ridere, ridere moltissimo, piegato in due.

E ridere e ridere e baci infiniti.

E di fare l’amore senza limiti di pelle e odori. Questo è il mio alias.

Il mio alias sa di essere sfruttato, e ricambiato con un sorriso di gratitudine o un bacio di prassi e lo amo soprattutto per questo. Fare finta di crederci.

Il mio alias è anche una bestia di resistenza.

Il mio essere parallelo nella vita di tutti i giorni, a contatto con le regole e le relazioni, perde vigore, facendo di me un’erezione poco credibile.

Anche se so di valere, non mi piaccio.

In valore assoluto mi sono piaciuto solo in pochi attimi di me in questi anni.

Attimi, pertanto di inestimabile valore.