Nuova Adolescenza
“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti“
Questa citazione di Pirandello da “Uno, nessuno e Centomila” è un pò forzata nel caso della nostra Elisabetta 1-2-3, ma se uno la legge velocemente, senza farci troppa attenzione, può avere l’idea del disagio di Elisabetta.
Qui si incrociano tre fattori psicologici e fisiologici che è utile che tutti noi conosciamo, anche se, avendoli già vissuti dovremmo ricordarceli bene:
- Incompleta maturità fisiologica (ciascuno di noi ha fasi ormonali diverse e il cervello ha recettori e circuiti cruciali per l’equilibrio psichico, con ogni tipo di ormone.
- Tipologia di Presunto Sano. Ad esempio se una persona è anche soltanto leggermente più dubbiosa della media, gli interrogativi su quello che é e sarà sono esponenzialmente più numerosi. Tutto questo genera paralisi.
- Assenza di una particolare predisposizione, oppure vista in un’altra ottica, presenza di una potenzialità multipla, portano con loro una inconsapevole possibilità di scelta. Potrebbero fare tutto e niente.
Soluzioni in questo esempio
- Acquisire consapevolezza della propria condizione, mediante colloqui con sé stessi come ho fatto io o con specialisti.
- Una volta concordata una strategia e una disciplina molto rigida da oggi e non da domani seguirla
- Non essere indulgenti verso la presunta sofferenza, che come il mio maestro Seneca afferma è una voluttà come il cibo e il sesso in cui cullarsi.
Valutazione oggettiva di un’eventuale specialista:
Se per risolvere un problema intimo, che ti affligge non sei in grado di fare un minimo di sacrificio, ai suoi occhi i tuoi problemi non sono così cruciali. Puoi vivere anche così. Non bene, non male. Come la maggior parte di noi Presunti Sani