Cervello in Tilt

Il senso della vita

10 Maggio 2018

Il senso della vita

Gaucho

di Stefano Michelini

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Avevo iniziato a scrivere l’incipit di questo giovedì, con un saluto di Lady Gaga, senza pormi il problema se fosse congruo o incongruo al resto della programmazione della giornata.

 

Credo sarà congruo. 

 

Poi ho chiuso il file di Lady Gaga, quando era quasi finito e ho aperto un nuovo documento, per scrivere questo contributo per Cervello in Tilt che si intitola 20 Maggio. 

 

Mi mordeva dentro e non potevo posticipare nemmeno di un secondo.

 

Mi sembra di avere  già scritto nel post Buonanotte Papà, che il 20 maggio era il suo compleanno e che per tre anni dopo la sua morte, mi ero imposto un sacrificio fisico ben oltre le mie possibilità, per celebrarlo, in differita il 15 di Agosto alle 13, sperando in un clima più complesso possibile. Per fare più fatica. 

 

In questo caos di date, normale per chi mi conosce, oggi vorrei che fosse il 20 maggio, perché il mio essere Presunto Sano mi impone di offrire la mia celebrazione anomala oggi.

 

In noi, Stefano Michelini incluso, con qualche difetto nel settore dell’amore filiale, di natura panico-ansia di separazione, come spero che abbiate imparato dai post precedenti, ci sono periodi di rara asprezza. 

 

Oggi è uno di quelli, per me.

 

Lo condivido con tutti, perché è istruttivo sapere decidere se:

  • Mantenere questa fragilità atipica, come un arricchimento personale  profondo, senza riversarlo su nessuno intorno a noi e senza cercare compensi per affievolirla.
  • Oppure sopprimerlo con mezzi psicologici opportuni, per evitare un dolore, che consideriamo troppo invasivo e ingestibile.

 

Si può decidere agevolmente di non mantenere questa fragilità e non soffrire, e lo garantisco da Dr. Stefano Michelini, esperto del cervello, come Rocco Siffredi di un altro tipo di anatomia e fisiologia.

 

Importante, ma davvero importante per chi segue Cervello in Tilt, è essere consapevoli che si può scegliere che cosa fare e non essere trascinati in uno stato d’animo casuale.

 

Se vi può interessare, per ora, IO ho deciso di tenere la mia fragilità di amore verso un figlio; da molti anni l’amore filiale con il fratello era divenuto un sodalizio tra adulti, in quello stato d’animo, in cui si prova un dolore e una gioia contenuti a seconda delle circostanze. 

 

Poi, gli eventi, di cui siamo sempre protagonisti e non comparse del “Destino”, dirottano il nostro sentire. 

 

A noi la scelta su come proseguire.