Vite Parallele

Opera di Cristina Natale
La vita dei presunti sani è ritmata da imperfezioni, disagi, agi, sussulti, gioie fugaci, bollicine, prese di posizioni, ferite, degenerazioni nel buono e nel cattivo vivere.
Nasce così un trascendere, che come dice Don Giulio Maspero, è traducibile in uno “scendere tra”.
Il mio “scendere tra” di questo ultimo periodo è un correre sull’orlo del cratere di un vulcano, protetto dalla infinita dolcezza delle mani di mio figlio Raffaello tra i miei capelli.
La degenerazione di questa mattina si intitola Felini, un ricordo aspro di un presunto sano film, ma nello stesso tempo la sensazione di una erezione potente con cui penetrare questa generazione al contrario.
Io Walter White, malgrado tutto e il suo contrario, continuo a pensare a divulgare un’esistenza nell’amore e nella protezione a prescindere dal metodo.
FELINI
- Dobbiamo parlare
- Sì certo. Devi spostare i tuoi soldi appena possibile. Parlo con il tuo banchiere. Poi tornerai negli Stati Uniti?
- No e non torno certo nel New Mexico. Stavo pensando a Hong Kong.
- Davvero? Ma non parli la lingua.
- Imparo in fretta.
- Suppongo che tu possa investire in quel mercato.
- Si, non è un problema.
- Contanti?
- Il modo migliore per portare i contanti sono i diamanti. Venti milioni di dollari nel palmo di una mano.
- Beh non penso che ci siano problemi a vendere diamanti in Cina.
- Si vendono diamanti anche su Marte. Devi starne fuori.
- Se qualcosa andasse storto il tuo nome verrebbe fuori.
- Lo so.
- A quanto pare non mi lasci scelta.
- Mi ringrazierai.
- E i tuoi felini?
- Silvia è morta, mentre Saul è vivo in Arizona. Mi manca molto. Mi manca guardarlo nel deserto di sera, inseguire e abbattere i conigli a cento chilometri all’ora. Non ero mai sazia. Vedere una preda uccisa con eleganza mi commuove. Il cacciatore ha grazia, bellezza e purezza di cuore come nessun altro. Non c’è distinzione tra quello che sono e quello che fanno e quello che fanno è uccidere. Noi ovviamente siamo di un’altra pasta. La fiacchezza del nostro cuore ci ha praticamente condotti alla rovina. Forse non sarai d’accordo, ma niente è più crudele di un vigliacco e il massacro che verrà supererà ogni immaginazione.
- Mi hai detto molto più di quanto avrei voluto sentire.
- Allora non parlo più. Che cosa ne pensi di ordinare? Sono famelica.