Cervello in Tilt

Relazioni Complicate

20 Agosto 2017

Relazioni Complicate

Sesso Cervello Fantasie

di Stefano Michelini

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Sesso, cervello, fantasie: meglio averli amici che non. Il cervello, come sempre è il regista di tutte le attività fisiologiche che garantiscono la sopravvivenza. Infatti dai suoi nuclei partono tutti gli impulsi sessuali che sono tra i più antichi dell’umanità. Il profumo della pelle, l’odore dei genitali, immagini, pensieri, conflitti, e si potrebbe continuare all’infinito, possono innescare in un qualsiasi momento il desiderio sessuale. Se il contesto è consono segue il rapporto sessuale, che pur nascendo con funzione riproduttiva, ha sfaccettature multiple e incentivi massimali come un piacere viscerale. In questa sequenza si può dire che la funzione riproduttiva è scesa di priorità, rispetto a una funzione più ludica, intrigante e passionale, cha ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Perché il gioco, privo di sentimento, si trasforma spesso in un rapporto di forza e, sopratutto l’uomo, fonda molto della propria autostima se ha una erezione duratura e pronta. E’ vero che con i farmaci vasodilatatori specifici, molti problemi di insicurezza legati all’impotenza sono scomparsi. Ma il costo molto alto di questi farmaci non permette a tutti gli uomini di acquistarli e spesso si afflosciano nella vergogna di non essere riusciti ad iniziare o a terminare un rapporto sessuale.
Si possono distinguere uomini e donne sesso-dipendenti in cui il desiderio di avere rapporti continui è di difficile gestione, al punto che se un partner non è reperibile, sono costretti a masturbarsi una o più volte al giorno. Sono i soggetti più a rischio di effetti collaterali da sesso: rapporti non protetti, problemi relazionali con i coniugi o compagni, scarsa efficienza sul lavoro, rischi di avere rapporti sessuali in luoghi pubblici, confusione mentale nel dover continuamente organizzare incontri multipli durante uno stesso giorno. In queste situazioni il sesso ha le caratteristiche dei disturbi da abuso di sostanze, in cui il craving, l’intollerabile desiderio, deve avere soddisfazione, altrimenti la sofferenza psichica diventa invalidante. Le fantasie sessuali durante l’attesa del rapporto e durante il rapporto sono funzionali al rapporto stesso e aumentano il piacere esponenzialmente. I limiti nel sesso non ci sono per definizione, ma in realtà ci sono barriere che, se superate, possono essere pericolose e causare ulteriori dipendenze. Quando nel gioco sessuale compare il desiderio di sangue, violenza, dolore, soffocamento, associazioni con cocaina, si può oltrepassare un limite di non ritorno. Dovrebbe rivolgersi ad uno specialista chi si rende conto che, come il gioco d’azzardo, l’attività sessuale si è impossessata della maggior parte delle proprie energie mentali, in modo da ricondurla ad un’attività piacevole e non coatta.
L’altro problema che il cervello può provocare ad una funzione nata per riprodursi è l’esatto opposto: l’assenza di desiderio. Rispetto alla dipendenza dal sesso, è un problema più facile da risolvere in quanto vissuto male. Mentre l’attività sessuale continua provoca adrenalina, liberazioni endorfiniche, senso di potenza ed euforia momentanea e postuma nelle confidenze alle amiche e agli amici, la scarsa attività sessuale percorre i sentieri della tristezza e poi della resa. In questi casi però è più facile per uno specialista indagare sulle cause che possono essere banali come complessi, ma identificabili: uso di altri farmaci, mancanza di intesa intellettuale con il partner, differenze anatomiche, differenze concettuali, frustrazione negli altri settori della vita, disfunzioni ormonali o altre patologie concomitanti psichiche o fisiche. Un motivo si trova sempre e questo problema è spesso facilmente individuabile e superabile.
Altro mito correlato all’argomento è l’orgasmo, diventato ormai una ossessione che inizia quando un rapporto sessuale è imminente. Nella concezione dell’uomo e della donna, non è concepito un rapporto sessuale che non termini con un orgasmo. A prescindere dal fatto che anche questa incompletezza ha cause precise individuabili e curabili, il pensiero di avere o meno orgasmo, condiziona il rapporto stesso, perché anziché gustarsi l’intimità dell’incontro e avvertire il flusso di amore e passione in transito, la mente è occupata a prevedere se il tutto culminerà nel piacere massimo.
I problemi della triade sesso-cervello-fantasie sono molti, dalla frigidità, all’impotenza, alle parafilie, ma in questo settore la psicologica e la psichiatria hanno fatto passi avanti significativi che possono garantire a tutti, l’opportunità di un sano piacere.