Cervello in Tilt

Relazioni Complicate

3 Settembre 2017

Relazioni Complicate

Nuove Infedeltà

di Stefano Michelini

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In qualche modo siamo tutti infedeli. Anche a noi stessi. Sembra che l’inganno faccia parte del DNA e, da questo punto di vista, dovrebbe quindi essere una garanzia per la sopravvivenza della specie. L’inganno ci toglie da situazioni sgradevoli di vario grado, che vanno dalla semplice giustificazione verso un nostro errore, al massimo grado di tradimento, sempre con la motivazione di conservare la nostra buona reputazione o la nostra vita.
Il significato della infedeltà si addice quindi ad una vastità di significati esistenziali, pressoché infiniti, con il denominatore comune di preservarci o del tentativo di preservarci. Allineato a questo concetto di mantenere integra la nostra moralità al cospetto di atti che non la giustificano, il significato della infedeltà varia in funzione dell’età, della maturazione razionale e del livello culturale di appartenenza.
A livello popolare, il significato più associato alla infedeltà è quello relazionale tra uomo e donna. Anche in questo caso con un estremo grado di variabilità, in funzione dei soggetti in causa e della gravità della lesione di un patto di fiducia. Questo produce un livello di sofferenza psichica, variabile in funzione dell’attribuzione del concetto di essere ingannati presente in ciascuno di noi. La nostra sensibilità al tradimento è un particolare tipo di sensibilità, che può raggiungere la potenza devastante per innescare atti criminosi. Questa sensibilità individuale è regolata da un complesso circuito cerebrale. Se questo circuito funziona, la reazione al tradimento ricevuto deve esitare in un’azione chiara: passiva, se metabolizzata con dolore vissuto, ma superato se lo si considera irrilevante; attiva, come il saperne parlare in modo analitico con il proprio partner, o in un’azione esplicita di allontanamento del partner, se si considera un tradimento il primo di una serie.
La variabilità dei circuiti cerebrali che elaborano quanto accaduto può produrre però situazioni esattamente opposte fino alla violenza più efferata.
Il punto critico da valutare è la sofferenza psichica per quanto accaduto e, di conseguenza, ciò che è necessario fare per ridurne l’entità. Questo può essere fatto a vario livello. Il primo è interpersonale, con tentativi multipli di comprendere il motivo dell’essere stati ingannati. Un livello molto alto di sofferenza psichica, di solito percepito come un dolore fisico a livello gastrico (frase tipica “sono piegato in due dal dolore”), impedisce un’analisi interpersonale oggettiva, in quanto sovrasta ogni tentativo di razionalizzazione.
Livelli intermedi di ansia, frustrazione e rabbia consentono invece l’elaborazione progressiva di quello che è accaduto. Questo atteggiamento rende le contromisure da prendere più precise ed efficaci.
Spesso questo percorso è ostacolato dalle opinioni personali di amici o amiche e dal mondo mediatico ormai dominante, che influenza il pensiero genuino delle persone, con continue storie di tradimento, che viene percepito solo come sesso, intrigo amoroso, bugie ad una intera famiglia, con fughe in hotel a ore. Molte volte questo corrisponde alla realtà.
Ci sono però molte situazioni di infedeltà che sono innescate proprio dalla persona tradita, senza che questa se ne sia accorta: stanchezza, eccessivo lavoro, trascuratezza in ogni dettaglio della vita quotidiana verso il partner. Ogni caso fa storia a sé. Una storia che invece mantiene una sua realtà incontrovertibile è quella di sapere chi non è in qualche modo infedele. E una domanda altrettanto cruciale da porsi è perché relazioni virtuali omesse al partner, se scoperte sul cellulare dell’altro, hanno la stessa potenza di un tradimento a tutto spessore (amicizia, patti di lavoro, relazioni sessuali continue), causando un dolore psicologico importante e sollevando dubbi persistenti su cosa verrà cancellato o rimosso dalla memoria del cellulare da quel momento in poi.
Il livello di maturazione e complicità di una coppia definisce meglio di ogni filosofia o discussione, il concetto di lealtà, libertà o infedeltà. Soltanto il livello reale di comprensione reciproca ridimensiona eventuali fatti omessi o rimossi. Una ridotta qualità relazionale, in cui i membri della coppia si scambiano pochi contenuti, innesca un alto rischio di subire molto dolore psicologico e il non riuscire a passare sopra ad un post equivoco o ad un “mi piace” lasciati su facebook. Questo accade perché questa nuova forma di infedeltà digitale non è compensata da una solida consistenza di coppia. E’ molto frequente che un amore finisca o si deteriori per un messaggio, ammesso che il messaggio non sia chiaramente incompatibile con un rapporto di stima e fiducia. Incomprensibile è anche come una persona sofferente per questa infedeltà mediatica non si affidi ad una psicologa specializzata o ad uno psichiatra, anziché alle amiche “intime”, che riportano esperienze personali senza alcun valore terapeutico. Negli ultimi due anni c’è un aumento di prime visite psichiatriche motivate da messaggi sui social netwok, che valutati oggettivamente non giustificavano un dolore così forte e continuo. Un colloquio mirato a valutare il contenuto del messaggio e a scoprire eventuali latenze di bassa autostima di qualsiasi genere, può ricomporre immediatamente il senso del tutto, riducendo la sofferenza interiore e trasformandola in decisioni.

Non sprechiamo tempo di vita in sofferenze inutili: se ci sentiamo traditi, valutiamo subito la realtà e l’entità dell’eventuale tradimento; valutiamo il rapporto globale se è caratterizzato da comportamento costruttivo o meno; valutiamo situazioni concomitanti; valutiamo quanto mettiamo noi stessi nella relazione; valutiamo se non abbiamo mai “inviato un cuore” in un messaggio ad altri; valutiamo i nostri desideri più nascosti. Poi, passiamo all’azione: parlarne con un professionista se stiamo davvero male; parliamo con idee chiare con chi ha infranto in qualsiasi modo un patto di fedeltà; restiamo insieme con fiducia o lasciamoci perché non ci fidiamo più. Soltanto queste sequenze logiche assicurano il nuovo benessere personale, di coppia e procedure sane di pensiero e azione.