Relazioni Complicate
Un uomo e una donna o due omosessuali, che in qualche momento, breve o lungo, si vedono, si parlano e si inventano l’Amore che manca con altre persone a cui sono unite, sono Amanti. L’amore, a minuscola, è clandestino anche se è quello che, per un tempo che non sai, ti fa stare bene. La clandestinità, a cui releghiamo quest’amore, per nostra mera ottusità, nel lungo andare deteriora ogni tipo di relazione e tutto evapora. Sgravati da quello splendido amore, ormai diventato un macigno, torniamo nel tepore del consentito.
Così funziona nel Cervello in Tilt: una pozione in cui si miscelano, in varia proporzione, paura, irritabilità, autostima, un generico senso di colpa.
Ci dimentichiamo che quell’Amore Clandestino non è diverso dall’Amore con il Permesso di Soggiorno; non è venuto da un barcone per rubarci qualcosa, ma a condividere con noi quella freschezza che è venuta a mancare nell’Amore Ufficiale o nel resto della vita in genere.
A meno di problemi oggettivi con la famiglia, l’amore clandestino è visto biologicamente, come una possibilità in più di procreare e umanamente di sentire quello che da tempo non sentivamo.
Penso che in campo esistenziale, pur avendo fatto parte del gregge delle pecore tornate all’ovile, il fatto di dare il copyright della propria persona ad un’altra per argomenti selettivi sia un non senso. Quello che viene chiamato Tradimento all’interno di qualsiasi coppia si può verificare in ogni secondo, ogni sera in casa propria in mille modi. Distrazioni, non attenzione all’altro, pensieri, incomprensioni banali, non fare niente per superare i propri limiti, non occuparsi dei progetti dell’altro per condividere, non permettere l’evoluzione dell’altro.
Alla base di tutto c’è un Cervello in Tilt, che è soggettivo, pigro, tendente allo status quo, all’abitudine della vita della persona che reclami tutta per te, sostanzialmente egoista.
L’Amore Clandestino a volte è niente, a volte è sufficiente a volte decisivo per un cambio di vita. Se a voi va bene così...