Cervello in Tilt

Rabbia

16 Giugno 2018

Rabbia

Rabbia soggettiva 1

di Stefano Michelini

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Introduzione e Basi Neurochimiche

 

Nel precedente contributo sulla Rabbia, ne abbiamo analizzato, la componente oggettiva. É stato schematizzato che cosa si prova e come affrontare una contingenza improvvisa che ti causa rabbia esplosiva in seguito ad un torto, o presunto tale, subìto. 

 

Subìto in una persona che solitamente è serena e non conosce la rabbia come espressione di sé. 

 

Io, che sono uno di questi soggetti a rabbia zero, ho provato il dolore più grande della mia vita e per la prima volta, mi sono trovato in difficoltà gestionale della mia vita. Improvvisavo da un’ora all’altra qualsiasi soluzione per liberarmene. Sono riuscito a farlo, solo ricorrendo alla mia caratteristica più forte, che è il ragionare in modo sequenziale. Passo dopo passo. 

 

Oggi vorrei concludere la prima parte “scolastica” dei contributi sulla Rabbia, parlando della Rabbia Soggettiva

 

Con questa definizione intendo, gli incrementi di aggressività contro se stessi o altri, espressi o non, che insorgono su persone, che sono sempre rabbiose e abituate a gestirne anche gli incrementi.

 

Sono come surfisti che non aspettano che il mare mosso e l’onda sempre più alta. Dopodiché stanchi, ma scaricati, senza tensione psicomotoria, ritornano per un periodo variabile, di solito molto breve, ad essere rilassati. 

 

Un Presunto Sano con queste caratteristiche è etichettato, come si dice in gergo popolare, un “caratatteraccio”.

 

Noi sappiamo che il carattere non esiste, ma che è costituito da sintomi minori di un disturbo che non può essere definito tale, per la sua apparente innocuità. 

 

Non essendo un disturbo, non viene nemmeno preso in considerazione e il suo tempo vitale si sviluppa in continui litigi che compromettono relazioni, produttività, sensazione di leggerezza, anche se, come tutti questi soggetti affermano “Dopo 5 minuti non è altro”.

 

Tutto questo non è vero. 

 

La vita di un Presunto Sano, con una rabbia sempre pronta ad esplodere, provoca un danno incalcolabile per lui ed è causa di una vita ingestibile per chi lo frequenta.

 

Le condizioni neurochimiche che determinano una rabbia costante sono due e possono anche coesistere: 

  1. Circuiti mal funzionanti che regolano l’umore
  2. Circuiti mal funzionanti che regolano il nostro senso dell’ordine interiore.

 

Di queste, parleremo nel dettaglio nei prossimi contributi fino ad esaurimento di questo invasivo sistema relazionale.