Cervello in Tilt

Problema Cibo

31 Ottobre 2017

Problema Cibo

Nessuna dieta per dimagrire

di Stefano Michelini

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Siamo in due allo stesso tavolo: tu che mi chiedi di dimagrire e io che devo insegnartelo.

Da quando ti sei alzato stamani, non aspetti altro che venire qui e ricevere una dieta dettagliata alla fine della visita, che abbia il sapore del nuovo, perché ne hai già sperimentate molte. Fallimentari, perché altrimenti non saresti qui oggi.

 

Ti devo dare la prima delusione, mio nuovo amico, e preferisco dartela subito: uscirai da questo studio senza dieta, diario alimentare, contorsionismi alimentari, cibi esotici, zone e non zone.

Da qui uscirai con delle semplici indicazioni che tu, se davvero vuoi dimagrire, devi comprendere, altrimenti dopo di me, andrai da un altro professionista o, stufo di spendere, comincerai a trascorrere le tue ore serali in rete, alla ricerca della formula magica.

 

Ora iniziamo a fare sul serio. Siamo io e te e non è un duello. La base del nostro intervento è stabilire complicità. Vicino a noi, abbiamo un altro ospite, che se ne sta in piedi a giornate, senza fatica alcuna. E’ il suo lavoro. Ci aspetta. E’ la Bilancia. Non ascolta, non giudica, non prende posizioni, ma emette responsi secchi, senza appelli. Un utile alleato neutro, che non prende né la mia parte, né la tua. Emette un codice numerico semplice da leggere, che ci dice come abbiamo operato: se io ti ho spiegato bene, se tu hai capito bene.

 

BANALITA’ NON BANALITA’. La prima semplice indicazione che ti darò è così banale che mi considererai un idiota e cercherai, mentre ti parlo, di capire come mai sei venuto proprio da me.

Io ti dirò, in un linguaggio da strada: - Bruci 2000 e mangi 1000, bruci 5000 e mangi 4000. Questo fa dimagrire-

Questa mia affermazione ti getterà nello sconforto, perché penserai che lo sapevi già, ma non me lo dici per l’educazione del primo incontro.

Io ti anticipo per enfatizzare il concetto: -Se lo sai già, perché sei qui davanti a me, sano come un pesce, come vedo dalle analisi, che mi hai diligentemente portato, e abbiamo appena saputo dal nostro ospite muto che sei 90 kg e che se non fai attenzione a muoverti, ti esplodono i bottoni della camicia?-

 

Hai preso un brutto gancio, mentre avevi la guardia bassa e sei già quasi KO.

 

Il senso delle tue riflessioni interiori cambiano contenuto e ti cominci a fare domande giuste. Il gancio ti ha svegliato. Ti chiedi come sia possibile che tu sia ridotto in questo stato, nonostante sapessi che, bruciando più calorie di quante ne introduci ingrassi. Il fantasma di Freud ti fa toccare i bottoni della camicia ai limiti della tenuta. Veri ordigni pronti a esplodere.

Ti sei talmente ripreso, che prosegui a pensare, cercando paragoni e ti viene in mente il più masochista di tutti i possibili paragoni: “E’ come se mia moglie uscisse tutte le sere di casa, con tutte le sue parti del corpo migliori messe ben in evidenza. e tornasse alle tre del mattino e non ci facessi caso. Io, stravaccato sul divano, mi bevo due grappe di gusto e faccio zapping compulsivo, prima di andare a letto da solo o mi addormento sul divano, come addormentato sono sulla vita.”

 

Ti fermi un attimo. Non vorresti arrivare alla conclusione del tuo pensiero, ma non riesci a fermarti. E’ passato un anno ormai. Mentre ti annoi ad ascoltare il solito pretestuoso dibattito politico, di colpo avverti un brivido di solitudine. Ti sei svegliato: lei sta con un altro.

Si, è così. Era banale capirlo, come le calorie, ma non l’hai voluto capire. E ora sei qui da me, barcollando anche da seduto, perché l’esempio della moglie te lo sei fatto da solo e ti ha scosso dal torpore mentale, in cui noi umani spesso cadiamo. Abbiamo i concetti in testa, ma non li infiliamo in una sequenza. Il filo di una collana, in cui non riusciamo a infilare perle di saggezza.

 

NON DIETE. Ormai non hai scampo e mi ascolti bene senza commentare dentro di te. Insisto e ti dico perentorio, ma gentile, che non ci dobbiamo prendere in giro con le diete. Se fosse solo una questione di diete ossessive come un orologio svizzero, basterebbe prenderne una qualsiasi da medici, dietologhe con lauree triennali o da internet: ce ne sono un milione.

A conti fatti, ti ricordo che le diete sono tutte uguali, perché tutto quello che ingolliamo, escluso l’acqua, porta calorie. A questo punto, calorie per calorie, tanto vale mangiare e bere quello che ci piace, facendo semplici somme e sottrazioni. Psicologicamente costa di meno e si dimagrisce. Ovvio, solo se mi ascolti bene e fai profondamente tue le mie semplici indicazioni.  

 

A questo punto la scelta è tua, e se è tua, le decisioni che prenderai non saranno proibizionistiche, perché partire con divieti è per malati o carcerati, non per te, definito dalla medicina soggetto sano in sovrappeso, in cammino verso l’obesità.

 

EDUCAZIONE ALIMENTARE. Prima di tutto, cerchiamo di capire dove sbagliamo, che, quasi sempre, coincide con il non sapere e con l’ignoranza sul cibo, trasmessa da generazione in generazione, perché è una attività quotidiana e che come tutte le routine ci affossa nella superficialità. In questo caso specifico, il non sapere niente sul cibo, la superficialità del tuo agire quotidiano ti ha portato qui a 90 chilogrammi e sei alto 1 metro e 68 centimetri.

 

VECCHI RICORDI. Ti rinfresco la memoria, per farti tornare in mente cose che ti sei dimenticato, perché eri un lattante e mi hai detto di non avere figli. I neonati, con il solo latte, crescono un chilogrammo al mese. Vicino all’estremo opposto dell’età, ho molte pazienti in menopausa che non mangiano pane, pasta e cioccolato perché sono cibi off-limits, che fanno ingrassare e si diventa mongolfiere colorate; con la massima frustrazione umana, bevono la tristezza di un litro di latte al giorno perché rallenta l’osteoporosi (altra favola metropolitana), aumentando di un chilogrammo al mese come i neonati. E naturalmente, quando vengono da me mi dicono “Dottore sono così grassa e le giuro che non mangio niente”. Tecnicamente non è una bugia, ma purtroppo per la signora, le calorie introdotte non sono solo quelle masticate, ma anche quelle bevute. La Bilancia, aliena, non sa distinguere se le 75 kcal sono entrate come latte, vino rosso o cappuccino amaro. Quindi, degli integralisti carnivori/vegetariani, bevitori/astemi, dolciari/non dolciari, alla Bilancia non interessa nulla.

 

Sto parlando con te: “Il peso è una questione numerica di calorie introdotte e consumate: la qualità dell’alimentazione non c’entra nulla con il peso. La qualità del cibo determina problemi vascolari, renali, intestinali, ma con il peso non c’entra niente.”