Cervello in Tilt

Nuova Adolescenza

5 Giugno 2018

Nuova Adolescenza

Siddhartha

di Hermann Hesse

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Ombre attraversavano i suoi occhi neri.

 

 

Sapeva bene Govinda : questo non diventerà mai un Brahmino come ce n'è tanti, un pigro ministro di sacrifici, o un avido mercante d'incantesimi, un vano e vacuo retore, un prete astuto e cattivo e non sarà nemmeno una buona, sciocca pecora del branco, nel gregge dei molti.

 

 

Così tutti amavano Siddharta. A tutti egli dava gioia, tutti ne traevano piacere.

Ma egli, Siddharta, a se stesso non procurava piacere, non era di gioia  a se stesso.

Lo assalivano sogni e pensieri irrequieti, portati fino a lui dalla corrente del fiume, scintillati dalle stelle della notte, dardeggiati dai raggi del sole; sogni lo assalivano e un' agitazione dell'anima.

Siddharta aveva cominciato ad alimentare in  sé la scontentezza.

Aveva cominciato a sentire che l'amore di suo padre e di sua madre, e anche quello dell'amico suo, Govinda, non avrebbero fatto per sempre la sua eterna felicità, non gli avrebbero dato la quiete, non lo avrebbero saziato, non gli sarebbero bastati.

Aveva cominciato a sospettare che il suo degnissimo padre e gli altri suoi maestri, cioè i saggi brahmini, gli avevano già impartito il più e il meglio della loro saggezza, avevano già versato interamente i loro vasi pieni nel suo recipiente in attesa, ma questo recipiente non s'era riempito, lo spirito non era soddisfatto, l'anima non era tranquilla, non placato il cuore.

 

 

Dopo un'ora, poichè il sonno tardava, il Brahmino si alzò, passeggiò in sù e in giù, uscì di casa.

Guardò attraverso la piccola finestra della stanza, e vide Siddharta in piedi, con le braccia conserte: non s'era mosso. 

 

Come un pallido bagliore emanava dal suo mantello bianco.

Col cuore pieno d'inquietudine, il padre ritornò al suo giaciglio.

E venne di nuovo dopo un'ora, venne dopo due ore, guardò attraverso la piccola finestra, vide Siddharta in piedi, nel chiaro di luna, al bagliore delle stelle, nelle tenebre.

E ritornò ogni ora, in silenzio, guardò nella camera, vide quel ragazzo in piedi, immobile, il suo cuore si riempì di disagio, il suo cuore si riempì di incertezza, il suo cuore si riempì di compassione.

Ritornò nell'ultima ora della notte, prima che il giorno spuntasse, entrò nella stanza, vide il giovane in piedi, e gli parve grande, quasi straniero.

Il Brahmino vide che Siddharta tremava leggermente sulle ginocchia.

Nel volto di Siddharta, invece, non si vedeva alcun tremito: gli occhi guardavano lontano.

Allora il padre si accorse che Siddharta non abitava già più con lui in quella casa: Siddharta l'aveva già abbandonato.

Il padre posò la mano sulla spalla di Siddharta.

 

"Andrai nella foresta" disse " e diverrai Samana. Se nella foresta troverai la beatitudine, ritorna e insegnami la beatitudine.

Se troverai la delusione, ritorna e riprenderemo insieme a sacrificare agli dei. Ora va a baciare tua madre, dille dove vai. Ma per me è tempo di andare al fiume e di compiere la prima abluzione."