Cervello in Tilt

Nuova Adolescenza

3 Aprile 2018

Nuova Adolescenza

Lettera di amore puro dallo stato di indeterminazione

di Insider anonima di 21 anni

‹ INDIETRO

 

Mettiamola così...in quell'articolo non c'è scritto niente che tu non sappia già....cose rielaborate, pensieri angoscianti, vere e proprie frustrazioni e ossessioni che fanno di me quella che sono. 

 

Emergono anche aspetti positivi di me… 

 

La maturità in primis, ma questo cosa te lo dico a fare... 

 

… anche altri aspetti negativi che vorrei che tu non conoscessi mai…incertezze, delusioni, cose che reprimo da tempo senza nemmeno accorgermene più. 

 

Mi spaventa quello che puoi cogliere, mi spaventa la parte che non leggi, quella in cui rielabori da solo, senza dirmi niente perché mi vergogno delle cose che scrivo, e non te ne parlerei mai. 

 

Parlare insieme di queste cose sarebbe impossibile per me. 

 

Io sono perfetta per te perché io ho voluto così e voglio che le cose rimangano così come sono, perché quando non ci sei per me l'unica cosa importante é sapere che tornerai, che ci abbracceremo e staremo insieme così come noi sappiamo fare. 

 

In quello che ti ho già scritto ci sono svariati miei punti di vista che sono sicuramente influenzati anche dal tuo giudizio, tutte cose che mi fanno sentire grande anche solo parlandotene, anche se probabilmente non le conosco così bene come dovrei. 

Parlo di figli, di morte, di solitudine, di imperfezioni che non mi perdono, parlo di te in relazione a me e di me in relazione a te. 

 

Parlo dei miei, dei tuoi, in particolare delle nostre mamme, di me in relazione a te quando parliamo di qualcosa di difficile (sempre tutto complicato, sei stupito?). 

 

Sogni, voglie, delusioni grandi per atteggiamenti e reazioni che ho o che non ho avuto. 

 

Parlo di tutto, ma come al solito mi sembra di non trovare mai il punto cruciale, mi sembra di non spiegarmi a sufficienza, mi sembra di dire troppo per parlare di poco e ho l'impressione che non possiate capire mai. 

 

Non mi voglio deludere, non ti voglio deludere, voglio essere sempre all'altezza in tutto e poter dire "più di così non potevi fare Eli". 

 

Voglio sentirmi necessaria, perché io lo so che sono la migliore di tutte. 

 

Questo voglio essere. Questo voglio diventare. É così che mi voglio sentire. Voglio sentirmi necessaria. E questa cosa io la sento solo quando sono con te. 

 

Non posso deluderti, non voglio deludervi, ma a volte é difficile cercare di essere sempre al massimo. 

 

Che dire? Applica questa cosa alla mia vita in relazione con il mondo intero e probabilmente potrai cominciare a capire come mi sento, come mai non mi sento adeguata al lavoro in particolare e nella vita in generale

Ce la metto tutta, ma sono stanca... Però so che quando ritorni mi baci sempre e siamo sempre vicini, saremo sempre vicini.

 

 

Post Scriptum di Stefano Michelini

L’amore puro verso un uomo, in questo caso è uno dei sentimenti più complessi da elaborare, comunicare, trasmettere ed essere sicura di essere compresa. Sia in una giovanissima adulta sana, sia in una Presunta Sana. 

 

Gli ormoni in rivoluzione, non ancora forgiati alle idee e al fare dalle aree del cervello deputate alla consapevolezza sono comuni, le adolescenti e le giovani adulte sono ulteriormente agitate dalla presenza di sintomi sub-clinici. In questo caso di sintomi da Presunto Sano, sfiorato da un Disturbo Ossessivo Compulsivo. 

 

In questa esatta condizione, la parte non ancora funzionante del cervello, cerca disperatamente di dare ordine e certezza dei contenuti da trasmettere al proprio amore. La consapevolezza chiara di non riuscirci relega in uno stato di frustrazione, una giovane adulta molto emancipata. Il difetto di base, confuso come carattere dagli altri, la confinano ad una situazione da considerare ineluttabile: il caos interno. Il non procedere dritto come una freccia verso il bersaglio. 

 

Come si può percepire, leggendo questa lettera di amore, sembra una trasmissione radio sintonizzata su una precisa frequenza, ma disturbata da mille interferenze. Ne viene fuori l’intensità, ma non la chiarezza dell’intera lettera e i suoi passaggi logici. Ne viene fuori un brusio di amore, che genera inquietudine a chi la scrive e scarsa potenza in chi la riceve. 

Questa è una condizione mentale che se lasciata sviluppare senza un intervento esterno, si perpetuerà arricchendosi di fallimenti, incertezze e paure. 

 

Durante la Seconda Rivoluzione Psicologico Psichiatrica, non essendo risultata degna di rilievo, avrebbe prodotto un adulto frustrato e infelice. 

 

Nell’ottica di un’ulteriore evoluzione del guardare all’uomo da 0 a 100 anni, il Presunto Sano in breve tempo scrive questa lettera in modo completamente diverso: precisa, solida e diretta. Con il risultato di tutto l’amore trasmesso come l’esplosione di una mina calpestata che deflagra lanciando in aria petali rossi e morbidi che di depositano su due corpi nudi abbracciati.