Cervello in Tilt

Nuova Adolescenza

24 Marzo 2018

Nuova Adolescenza

Le adolescenti di oggi

di Angela Pieri

‹ INDIETRO

PROLOGO

 

Un tema apparentemente semplice, in realtà difficile e multiforme. 

 

Le adolescenti di oggi vivono molte più esperienze rispetto alle coetanee di dieci anni fa. Nate digitali, il loro prevalente linguaggio è in rete. 

 

Questo non toglie niente alla loro comunicazione, perché trascorrono molto del loro tempo a messaggiare su WhatsApp. Quindi non è il parlarsi la mutazione generazionale, ma il come parlarsi e l’estemporaneità del parlarsi pur essendo a chilometri di distanza.

 

Ma senza mai incontrarsi, vedersi, toccarsi, mi chiedo come possano sviluppare gli strumenti emotivi che si formano proprio in questa fase? É come fare il pugile alla play station e poi montare su un vero ring a darsele con un pugile, che si allena tutti i giorni. Ne esci malconcio. Non ci sono appelli.

 

Molte adolescenti sono come i pugili della play station. Appaiono "super eroine” fino a quando lo scambio comunicativo è sullo schermo dello smartphone. Nelle prime relazioni vere, sia intime sia amicali, sono ancora più fragili delle adolescenti normali, fragili già di suo per l’età e le rivoluzioni ormonali.

 

E’ evidente l’incapacità nel vero problem solving della vita di una classica teen ager di adesso, rispetto ad una quindicenne di dieci anni fa, con lo zaino peso un quintale, abituata ad apparecchiare, prepararsi da mangiare, aiutare i genitori e programmarsi la settimana.

 

L’invasione non ancora metabolizzata della comunicazione digitale ha introdotto alcuni bugs fondamentali nel loro cervello che le rende potenziali Presunte Sane: la contraddittorietà e la fretta, che perpetrate nel tempo diventano tratti stabili della persona e ne fanno delle Presunte Sane di fatto,  destinate ad una vita inquieta a psicologi e psichiatri.

 

Sono insoddisfatte del loro aspetto fisico e hanno paura di essere giudicate per il loro corpo. Si sfiniscono nelle palestre per avere un fisico al top e poi fumano come ciminiere e sono protagoniste dei binge drinking, le abbuffate alcoliche del fine settimana. 

 

Non hanno il minimo concetto della vita sana e del rapporto che c’è tra peso forma e qualità del cibo. Vanno a caso. Come viene. E si passano il virus attraverso un copia e incolla comportamentale.

 

I nonni direbbero che fanno tutto troppo presto, che “bruciano le tappe”. Consumano il sesso precocemente, come fosse un'esperienza come un'altra, senza grandi sentimenti, ma come passo che deve essere fatto nel percorso verso essere donna. I nonni non hanno tutti i torti perché anche il piacere che si prova è tutto diverso: da una parte la fredda immediatezza, dall’altra una costruzione di un rapporto. La sessualità moderna e sana dovrebbe prevedere la libertà di alternare i due modi di fare l’amore, per operare confronti e saper valutare.

 

L’unica paura che hanno nel settore sessuale, ma anche questa puramente aleatoria, è rimanere incinta. Ma se non è la madre attenta a portarle dal ginecologo, loro non ci pensano, fino a quando non sono in coda al Punto Donna, ad iniziare le pratiche per l’aborto. Aborto di un feto concepito nemmeno con quello che pensi essere l’uomo della tua vita, ma concepito in fretta dopo una serata in discoteca di alcool ed ecstasy. 

 

Sfidano la vita, abbracciando uno stile rischioso e inquieto. I pomeriggi con gli amici non bastono più, vogliono solo uscire la sera e fare più tardi possibile alla sera. 

 

Rubano, condividono o vendono in rete foto e/o video hot e indumenti intimi usati su e-bay. 

 

Molte fanno shopping compulsivo o sport perché l'estetica è un must. È solo di pochi mesi fa lo scandalo di minorenni pronte a prostituirsi per guadagnare e poter comprarsi capi firmati e lussi vari.

 

Sia nella disponibilità sia nella carenza di denaro, non hanno il senso dell’economia. In questa modalità, spesso i genitori sono i primi complici, pur di evitare il conflitto alla sera quando tornano stanchi o stressati dal lavoro. Preferiscono aprire il portafoglio.

 

Dal punto di vista del rapporto educativo si fidano molto di più delle amicizie in rete e dei gruppi sui social che dei genitori. Questo aspetto, che potrebbe essere considerato un classico anche del passato è esasperato dal fattore  numerico: i genitori sono due e i confronti amicali in rete sono migliaia, che si rimbalzano messaggi “educativi” simili. Non c’è gara: due poveri adulti contro cinquemila pari. 

 

Spesso usano un trucco marcato e un'abbigliamento provocante. Dietro il loro aspetto esteriore ci sono sempre fragilità e incertezze, nascoste alla cerchia familiare. 

 

Le ragazzine di oggi sono quasi per niente interessate alla politica, poco alla fede o ad una filosofia esistenziale, molto di più al volontariato e agli animali, che però devono essere accuditi dai genitori. Il loro ruolo è essere oggetto di una specie di pet therapy quando sono annoiate.

 

 

Per quanto riguarda la realizzazione esistenziale, esiste il pensare a cosa fare il giorno stesso o il giorno seguente. 

 

Al primo posto, e questo potrebbe essere una evoluzione, non c'è la realizzazione di una famiglia e dei figli, bensì la libertà. 

 

La loro resilienza emotiva è ancora in divenire e il rischio è di trovarsi impreparate alla difficile e imprevedibile "giostra della vita”.

 

Le adolescenti di oggi sono tutte potenziali Presunte Sane.