Cervello in Tilt

Memoria

7 Settembre 2018

Memoria

Past room

di Giulia Marchi

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Sono entrata in una stanza e mi è sembrato di aprire la porta di casa vostra.

L'odore forte di chiuso con sotto quel piacevole odore di colonia mi ha fatto ritrovare bambina nell'ingresso di casa, in via Giordano a Fucecchio. 

Il corridoio lungo, il pavimento di marmo e l'orologio a cucù. 

Tutto perfettamente in ordine e pulito.

Ogni cosa al suo posto, come in un museo e anche ogni emozione al suo posto, come non accade in me.

La sicurezza e l'abbraccio di un clima familiare sereno e accogliente. Quello che vorrei sempre.

Adoravo venire da voi, cari nonni. 

Era  come entrare in un porto sicuro. Nessuna nota stonata di voce, la  sicurezza del pranzo e della cena preparato con grande amore e dedizione,  per soddisfare tutti i miei gusti. 

Poi vi guardavo quando sparecchiavate e mentre nonna lavava i piatti e tu nonno li asciugavi, vi osservavo e sognavo un giorno di essere come voi.

Poi me ne andavo in tinello a guardare i cartoni e potevo fare tutto quello che volevo ed ecco che arrivava la sera.

Facevo il bagno nella vasca che la nonna mi aveva preparato e poi a letto.

In camera mi dilungavo tutte le volte a curiosare in ogni cassetto.

Poi, mi lasciavo cullare dal vostro amore e mi mettevo a dormire.

L’odore del caffellatte ed era un nuovo giorno.