Cervello in Tilt

Le eterne promesse

18 Gennaio 2018

Le eterne promesse

Barbara Bellandi: una promessa mantenuta

di Stefano Michelini

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[Presento me stessa, per quel che ne so, e il mio senso della fotografia]

 

Alla scuola elementare la maestra Paola mi chiamava Alessandro Manzoni per via dei miei temi che erano sempre lunghissimi e ricchi di descrizioni. Andare a scuola mi è sempre piaciuto moltissimo, così come leggere libri, scrivere temi di fantasia e odorare il profumo dei libri nuovi. I miei studi sono stati umanistici, sia alle scuole superiori che all'università. Ho sempre studiato sodo, in parte perché mi piaceva conoscere cose nuove, in parte perché sono una perfezionista e se faccio una cosa ambisco ai risultati migliori. Mi sono laureata in lingua e letteratura italiana all'università di Pisa con 110 e lode, il mio relatore mi propose di proseguire gli studi con il dottorato, ma io non accettai perché ero stanca dell'ambiente accademico nonostante gli anni dell'università fossero stati bellissimi per me e li avessi vissuti a pieno. Finita la carriera universitaria quindi sono entrata nel mondo del lavoro. Da 5 anni e mezzo insegno in una scuola primaria bilingue e, quando molte persone mi chiedono se non preferirei insegnare nelle scuole superiori per trattare la letteratura avendo i requisiti necessari, io rispondo che non è poi così importante ciò che si insegna, ma come lo si insegna. Questo per dire che ciò che amo del mio lavoro, non è la letteratura studiata all'università, non sono le versioni di latino o le diatribe filologiche, ma il contatto con gli studenti di qualsiasi età. L’appartenenza al mondo della scuola, la solidarietà che si sperimenta tra i banchi di scuola, entrare in empatia con ognuno dei miei studenti. Posso dire di fare il lavoro che amo e di averlo in un certo senso sempre saputo. Sono una promessa di basso profilo e timida, ma mantenuta. Cervello in Tilt amplia i miei orizzonti personali e artistici. Grazie di avermi accolto. 

 

POST SCRIPTUM

Vi concedo di non essere interessante, ma sarei felice se apprezzaste il mio terzo occhio in questo video che raccoglie parte di me. Attimi di me.