La Città Provvisoria

28 Marzo 2018
George Sand nella città provvisoria
di Benedetta Montini
L’intelletto cerca, il cuore trova
Gettata, nella città provvisoria, come versata da una tazza di caffè bollente, sfuggita dalle mie mani, arrivo.
La città è un alambicco al fuoco, ribolle elastica, flessuosa davanti ai miei occhi, immersa, nella liquida materia umida e calda del mio caffè versato.
Il mio cellulare si scarica con l’ultimo suo messaggio: Lui \ Lei mi aspetta al bar, in baffi dipinti e cilindro.
Un magnifico Caffè Antico, col bancone di marmo e legno di noce e uno splendido passamano di ottone.
Mi siedo sullo sgabello alto e imbottito, aspetto, mi guardo intorno…“L’intelletto cerca, il cuore trova” cito George Sand, in attesa che arrivi…
Un corpo maschile in vero, una pacca sulla spalla mi ridesta, quasi mi fa cadere…
Mi sveglio dalla mia attrazione per le bottiglie colorate esposte dietro al banco, tra cui spicca il blu dell’assenzio da far sembrare la vetrina dei liquori un imponente mosaico bizantino. Assenzio, che ancora qui si può bere nella formula originale e allucinatoria.
Niente assenzio per lei mia cara, troppo fragile di psiche, per queste cose , berremo champagne! lo champagne apre alla meraviglia
Non discuto, credo sia inutile con George Sand.
Siamo gettati in questa vita come in un alambicco, dove, dopo una precedente esistenza che abbiamo dimenticato, siamo destinati a essere rifatti, rinnovati, temprati dalle sofferenze, dalle lotte, dalla passione, dalla malattia, dal dubbio, dalla morte. Noi sopportiamo tutti questi mali per il nostro bene, per la nostra purificazione e, per così dire, per renderci perfetti.
Io provo a parlare: Walt Withman, sosteneva che il suo romanzo Consuelo fosse il più bello da lui letto.
Conosce Consuelo?
Io: Adoro la cantante gitana dalla folta chioma in una Venezia incantata tra musiche del seicento e fughe in Boemia. Come dimenticare?
Nel 1831, lasciai mio marito, e mi trasferii a Parigi col mio amante, il romanziere Jules Sandeau da cui presi spunto, per il mio pseudonimo maschile Sand. lo pseudonimo maschile con cui firmerò in seguito tutta la mia produzione letteraria per oltre trent’anni.
Io tiro al vento una tra le più stupide frasi della mia vita: Trent’anni sono tanti….
Il marchio della creatività letteraria è una violenta, indistruttibile ossessione.
Io mi ritraggo nella sua affermazione, sperando che non mi abbia ascoltato nel dire: Trent’anni sono tanti….
Poi continuo sincera: ho amato il suo libro Indiana più di tutti un romanzo romantico e fuorilegge!
Tutto in me mia cara è fuori legge …ahahahahah
Quella natura romantica le cascate e i boschi e tutto il resto….
Io, ora comincio a sentirmi a mio agio e vera: Indiana è una giovane creola, di nobili origini, sposata per convenienza con un ufficiale a riposo anziano e brutale. Vive con lui in un triste castello della provincia francese. E già questa roba mi fa incazzare ….
Poi quel suo cugino Ralph, giovane serio e taciturno che da tempo l’ama in segreto.
Depressa e scontenta della propria vita, Indiana si lascia coinvolgere in una relazione sentimentale con un vanesio seduttore, Raymond de Ramiere.
Insomma molto attuale….mi sembra …
La grande letteratura ha il dono di essere sempre attuale.
Insisto sul libro: Ralph, alla morte del vecchio marito, le dichiara il suo amore; i due decidono di tornare insieme a Buorbon per porre fine ai propri giorni, con un duplice suicidio. Avviene invece che il contatto con la splendida natura tropicale risvegli in loro l’istinto della vita; di comune accordo rinunciano a progetti estremi, convinti ad affrontare insieme il futuro. Lei in quelle pagine mi ha salvato
e ho salvato molte come lei…mia cara da una scadente vita di moglie, vittima di un matrimonio infelice. Sono andata per lei e per altre come lei contro alle convenzioni sociali, vestendomi da uomo e con un comportamento fuori dagli schemi.
Torno stupida e retorica: C’e molto di autobiografico non è vero? Anche lei proveniva da una nobile famiglia e si era sposata giovanissima con un ufficiale; matrimonio infelice da cui erano comunque nati due figli.
George Sand sembra impermeabile alle mie affermazioni senza senso e continua un suo flusso interno.
Ho scritto Indiana con la consapevolezza, non ragionata, ma profonda e legittima, dell’ingiustizia e della barbarie delle leggi che regolano l’esistenza della donna nel matrimonio, nella famiglia e nella società.
Io, genuinamente curiosa: …poi innumerevoli romanzi: Valentine, Leila, Leon e altri ancora.
Furono anche gli anni dei successi mondani; so che frequentava i teatri ed i salotti parigini vestita da uomo, fumava ostentatamente il sigaro in pubblico e cambiava amante con funambolica abilità.
Tutto verissimo
Ma oggi matura mi verrebbe da dire Quanto a me, voglio continuare a vivere fino all'ultimo respiro, non con la certezza o l'obbligo di individuare altrove un buon posto, ma perché la mia sola gioia consiste nel restare con i miei nel cammino che sale. L'innocente piacere di vivere per vivere.
Vivere capisce? Vi-Ve-Re!
Io oggi non sono mai stata così stupida e costruisco frasi a caso e sto male, perché mi trovo in una condizione irripetibile, accanto a George Sand: beh lei di vivere se ne intende, fu amante di List, Chopin. Molte delle composizioni più romantiche del musicista sono dovute a lei, all’ amor per lei….
Nel 1838, dopo aver lasciato De Musset, divenni l’amante ufficiale di Chopin. Vivemmo assieme per diversi anni, ma la mia instabilità sentimentale mi spingeva sempre a cercare altrove.
Insostenibile desiderio a oltranza di un altrove…
Fino al 1845, anno in cui mi legai all’incisore Alexandre Manceau che fu il mio ultimo compagno e a cui rimasi fedele per 15 anni, fino alla morte di lui.
Io: Sempre con il suo stile androgino e maschile….
Gli uomini invecchiano meglio delle donne, cosi quando vidi scemare la mia gioventù e la beltà decisi di divenire uomo per vezzo e per una necessità e virtù bizzarra… insomma mi andava cosi… non si sta molto a pensare.
Io pedante come una giornalista: Frattanto continuava a scrivere con una prolificità che oggi ci appare quasi prodigiosa; tra il 1844 e il 1848 produsse la maggior parte dei suoi romanzi Diable e La Petite Fadette, solo per citare i più noti.
Nel febbraio del 1848 scoppiarono a Parigi i moti rivoluzionari che avrebbero portato alla nascita della Seconda Repubblica. Lei, vi partecipò con entusiasmo mettendo la sua penna al servizio della causa in cui credeva, fondando perfino un giornale, La cause du peuple.
Mazzini mi scrisse lettere grandi e profonde come il cielo stesso. Ci sono ancora eroi e santi nel mondo.
Io, di nuovo genuina nel chiedere e non nel mostrare di sapere di Lei: Perché, ormai celebre donna di lettere si ritirò in campagna?
Mi dedicai alla stesura della mia monumentale autobiografia. Avevo bisogno di pace.
Io, di nuovo in basso, che ormai non ha limite: La grande peccatrice si era forse convertita? Non risulta, anche se la figlia volle per lei funerali religiosi.
Mia figlia , mia figlia è un altra storia…sa…. piccola borghese…
Io: Lei Madame è un eroina per i posteri lo sa?
Oh …beh… Quanto a me, voglio continuare a vivere fino all'ultimo respiro non con la certezza o l'obbligo di individuare altrove un buon posto, ma perché la mia sola gioia consiste nel restare con i miei nel cammino che sale… l'innocente piacere di vivere per vivere.
Io: vivere per vivere sembra un precetto taoista….ma la vecchiaia la spaventa?
È un errore considerare l'età come un declino verso la dissoluzione. É vero l'opposto. Più si invecchia, più si sale con andatura sorprendente.
Ci si avvicina alla fine del viaggio. Ma la fine è un traguardo, non una catastrofe.
E si ricordi l’intelletto cerca, il cuore trova
Me ritrovo a casa, stupida come mi sento di essere stata, ma mi trovo dentro le parole di lei, così esplosive e vitali e realizzo questo video che mi scarica la tensione di dosso. Mi butto sul letto vestita e mi addormento con l’idea di rivivere il tutto. Voglio sognare ancora, voglio sognare meglio, anche se so che non sono io a decidere. Ma predisporsi all’amore è predisporsi al sogno migliore che esista, direbbe George Sand e me lo ripeto