L'interpretazione dei sogni

Stavo guidando ed era giorno, anche se dentro di me avevo la sensazione che fosse notte fonda.
Mi sentivo stranamente agitata, inquieta ed angosciata.
Mi ricordo che avevo fretta, che stavo guidando per le strade di una città che nella realtà conoscevo a memoria, ma che in quel momento mi sembrava del tutto estranea.
C’erano palazzi altissimi e molte curve.
Di fronte a me importanti salite e discese e poi c’era solo il colore arancione.
Tutto mi appariva arancione e se ripenso a questo sogno, ancora vedo un vortice arancione.
In macchina ero da sola, ma sentivo il fastidio di un uomo accanto.
La sua presenza mi irritava, me lo sentivo con il fiato sul collo.
Guardavo sul sedile del passeggero, ma non c’era nessuno.
Eppure lui era lì e mi voleva dire a tutti i costi la strada che dovevo percorrere.
Ansia dentro e totale confusione.
Stavo andando verso l’ingresso dell’autostrada.
Era una strada che avevo fatto mille volte, ma non la riconoscevo.
Giravo a destra, convinta di imboccare l’autostrada e invece mi trovavo in una piazza, ma la piazza era chiusa e la strada finiva lì, chiusa da palazzi altissimi.
Allora scendevo per cercare di capire dove fossi.
I passanti mi guardavano, ma nessuno mi vedeva, nessuno mi rivolgeva parola o mi chiedeva se avessi bisogno di aiuto.
Di nuovo quell’uomo mi diceva di risalire nell’auto e mi trattava male, perché non capiva come io avessi potuto sbagliare strada.
Cresceva l’insofferenza in me verso questa presenza maschile che non c’era.
Salivo di nuovo nell’auto e allo stesso modo mi rimettevo in strada verso l’ingresso dell’autostrada, ma di nuovo svoltavo a destra e mi trovavo nella stessa piazza.
Non ne sono uscita.
Ancora vedo arancione e mi sento soffocare.