Cervello in Tilt

Il senso della vita

29 Maggio 2018

Il senso della vita

Piccole cose

di Giulia Marchi e Stefano Michelini

‹ INDIETRO

La voglia di arrivare in cima alla vetta mi fa correre dritta verso la meta. Tutto quello che è intorno non conta.

 

Quale vetta Giulia? Sei un alpinista? Una free climber con un solo rene, l’altro regalato? Quale vetta?

 

Si va avanti sgomitando facendo cadere tutto, vasi di cristallo, le porcellane migliori e io avanti, incurante di tutto, mi disinteresso del patrimonio che ho intorno.

 

Sono metafore scontate Giulia e non hai risposto alla mia domanda. Quale vetta?

 

Inciampo, cado, mi rialzo e ne frego. Ho le ginocchia sbucciate ma non sento niente. Preferisco guardare avanti.

 

É una risposta indiretta, ne vorrei una più chiara. Vorrei vederlo scritto quale è la tua vetta. In ogni caso ti stai avvicinando al senso. Niente dolore e guardare. Ma non solo avanti. Le sbucciature non sono niente. Solo segni di Kandinski. Arricchiscono la tua collezione di eventi.

 

 

Giorno dopo giorno cerco nuove emozioni, stimoli diversi, che mi regalino l’energia per tirare fuori le unghie. Cerco in ogni modo di farmi spazio in questo mondo spietato dove arriva solo chi combatte senza esclusione di colpi!

 

 

Luoghi comuni Giulia, passi indietro nel tuo pensiero. Utile è solo ottimizzare un filtro cerebrale più aperto in uscita e più chiuso in entrata. Ti insegnerò. La posizione giusta è a sdraiata sul primo arcobaleno che ti colori da sola.

 

 

Scrupoli zero, nessuna crisi di coscienza, non serve essere sentimentali e lasciarsi andare ai moralismi, non sono questi gli strumenti giusti per arrivare in cima.

 

Quale vetta? Quale cima? Quali strumenti?

 

Quanti anni ci vogliono per raggiungere l’equilibrio per le piccole cose che ci tengono lindi e sintonici?

 

A volte basta un attimo, anche se sappiamo ormai che ogni imprevisto presuppone un lungo periodo, invisibile, di preparazione. Comunque ti stai avvicinando al punto Giulia.

 

Resto con i piedi saldi a terra, vedo scorrere di fronte ai miei occhi le cose che la vita mi può regalare e che mi possono rendere  felice.

 

La vita non ti regala niente Giulia. Sei tu che te la devi costruire. Con la nascita, ti viene regalata come dono augurale una piccola dotazione colorata di pezzi di Lego. Il resto lo devi fare tu.

 

La semplicità della vita, data sempre per scontata  e mai capita fino infondo, diviene apprezzata quando la stessa inizia a complicarsi.

 

Si, troppo spesso ti accorgi di avere un cuore, perché smette di pulsare regolarmente. Ma la tua vetta da raggiungere qual’è? La mia è stare fermo e capire.