La prigione delle emozioni

Immaginare un giorno importante che deve arrivare per la Prima volta e’ un po’ come ascoltare questa canzone dei Negramaro per la prima volta.

Prologo

Sto vivendo questo giorno con una strana amarezza, l’entusiasmo è svanito ed ha lasciato il posto alla malinconia.

Faccio un salto indietro nel tempo vado ad un mese fa, 

Negli occhi una grande luce, nella testa una marea di sogni. 

Dentro di me una grande felicità per questa nuova vita.

Poi episodi, fatti, vita, problemi, che influenzano il mio stato d’animo.

Giorno dopo giorno, vanno a strappare foglie a questo albero meraviglioso immaginato. L’albero diviene  spoglio,  lo annaffio e le  foglie a  fatica tornano a  crescere..

La prigione delle emozioni

Sono trappole emotive dalle quali mi devo liberare 

Il succedersi degli eventi di tutti i giorni, le parole che ci girano nella testa il riverbero dei pensieri, le opinioni di chi sta intorno, mi portano con certezza verso una prigione emozionale..

La condizione di libertà assoluta raggiunta è continuamente messa a rischio dai fattori esterni a me, ma che inevitabilmente influiscono sul mio stato d’animo.

Mi dovrei schermare completamente da tutto e da tutti per mantenere intatto lo stato d’animo di purezza assoluta. Di ecologia mentale.

Penso che questo sia il percorso giusto da intraprendere per arrivare ad una condizione aliena che mi è ancora molto lontana.

Soffro i malumori di chi amo;.

Non riesco a restare inerme di fronte alla rabbia.

Non so mantenere la giusta distanza di pensiero dai condizionamenti esterni.

La presa di consapevolezza di questa mia acerba condizione, mi da comunque l’energia per andare avanti e la forza di proteggere tutto ciò che ho costruito fino ad oggi.

Non è giusto.

Sarebbe come prendere le forbici e tagliare un bellissimo abito appena comprato, invece di indossarlo e provare piacere e a piacersi per questo.