Cervello in Tilt

Il senso della vita

2 Aprile 2018

Il senso della vita

Il silenzio degli innocenti

di Stefano Michelini

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Noi tutti, Presunti Sani, vorremmo scoprire cosa è che ci fa sentire fuori posto: un ricordo, un rumore, un suono, un odore, il tono di voce di una serie di discussioni tra in nostri genitori, o ancora, il sentirsi inadeguata per parlare con il ragazzo che ci piaceva, o per il responsabile al lavoro.

 

Mille altri apparenti misteri sommersi si celano dietro ai circuiti elettrochimici che non funzionano in parti diverse del nostro cervello, di quel poco che non ci qualifica come malati. Non siamo malati, ma ci teniamo dentro, come zavorre, le istanze del libero arbitrio, di fare della nostra vita quello che ci vorremmo fare.

 

Non bisogna cadere nella trappola degli accadimenti. Qualsiasi accadimento, in presenza di quel circuito anomalo della timidezza, della autostima, della paura, della sensibilità ci avrebbe portato fuori strada o comunque verso un sentiero non nostro.

 

Il nostro piccolo malessere, che produce grandi deviazioni di vita, o lo riconosciamo da soli (difficile) o ce lo facciamo dire (difficile lo stesso). Altrimenti viviamo incerti momenti di vita, di cui non sembriamo essere protagonisti di noi stessi. 

 

Se vogliamo mettere a tacere il grido dell’ultimo agnello rimasto vivo dentro di noi,  bisogna arrivare fino in fondo alla nostra consapevolezza. Senza ritegno, senza difese.