Cervello in Tilt

Il senso della vita

8 Maggio 2018

Il senso della vita

Do you remember?

di Stefano Michelini

‹ INDIETRO

Cara Michela, questa lettera è per te dopo aver letto, visto e pubblicato gli ultimi eventi della tua vita.

 

Ti ricordi il nostro gruppo del master e il nostro ridere agli interventi per le minchiate dei dirigenti aziendali più importanti d’Italia?

 

Grandi cervelli in fermento i nostri, che oltre a farci ridere, facevano balbettare i docenti a domande impossibili per loro?

 

Il tuo sorriso?

 

La tua camicetta blu?

 

Gli equivoci?

 

La malattia?

 

Le lacrime?

 

La presunta fine di ogni speranza?

 

Essere vuota di tutto?

 

Il tempo dilatato nel nulla?

 

La terapia fatta, interrotta e ripresa?

 

La decisione sana che l’Italia non era posto per veri zingari di genio?

 

Dublino e l’incarico alla National Pen?

 

I successi, il declino, le invidie atroci per i tuoi occhi, il mobbing e il licenziamento?

 

I contatti?

 

La più stretta solidarietà ?

 

La tua mano sulla spalla in un’udienza di cui non avevo bisogno, ma che scaldava lo stesso?

 

Il tuo amore a prescindere?

 

Il massaggio con lo zucchero?

 

i vari reset dopo le compensazioni col cibo e il dormire?

 

Le ore sulla cyclette e il Cross Fit a seguire?

 

La tua incredibile voglia di amore e sesso represse e che sembravano irrealizzabili?

 

 

Malta e Vincent?

 

La tua voglia di sole?

 

Vincent che ha approfittato dei tuoi bisogni?

 

Il pranzo dai tuoi?

 

La certezza di non uscirne più?

 

La negazione assoluta di un ritorno in Italia, da me consigliato, per riconquistare una stabilità monitorata da me per poi ripartire?

 

Poi, lentamente la vera rinascita?

 

Il sesso ora spinto oltre ogni misura?

 

La delicatezza di una bolla di sapone?

 

Una nuova prospettiva sulla purezza dei bambini e sull’inconsistenza degli adulti?

 

La condivisione della gioia con tutti noi?

 

Il tuo dito puntato verso la libertà e i modelli di vita precostituiti?

 

Grazie. Solo Grazie.