Cervello in Tilt

Errori Seriali

28 Maggio 2018

Errori Seriali

Verrà il tempo

di Stefano Michelini

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Verrà il tempo in cui la mia rabbia si placherà per sempre.

 

Verrà il tempo in cui capirò, che il mio modo di agire, per quanto abbia sempre consentito tutto il bene e l’amore possibile per mio figlio e per tutti le comparse intorno, urta i loro principi.

 

Verà il tempo in cui capirò che non è importante dare amore assoluto, ma che deve essere dato anche rispettando i principi fasulli altrui. 

 

Verrà il tempo in cui capirò che niente è valutato secondo parametri oggettivi, ma meramente soggettivi, anche se grotteschi.

 

La rabbia scomparirà come scompariranno insieme a tutti i principi borghesi, fasulli e inconcludenti a cui assisto. Anche se riguardano un figlio disabile.

 

La domanda da non porsi più è:

 

A che punto di sorte sarebbe un minore disabile seguendo i vostri principi?

 

Altra domanda da non porsi mai più: 

 

Come è possibile che siate così ciechi su un disabile, su che cosa ha bisogno e sul fatto che nessuno di voi ha competenze specifiche per scegliere?

 

Ce ne sono altre mille di domande che non dovrò più farmi, ma bastano queste due che comprendono il tutto.

 

Verrà il tempo in cui non mi farò più questo tipo di domande e la rabbia non ci sarà più.

 

Per eleganza e per autoindulgenza verso la mia idiozia di non aver capito prima, tralascio il resto.

 

 

Post Scriptum

 

A forza di pugnalate nello stomaco, un Presunto Sano (Io) deve arrivare a capire che l’errore che ora induce rabbia, disagio, destino a rotoli di una meraviglia di bambino è solo suo e in campo relazionale: in questo caso che mi riguarda devo solo chiedermi: ma dove ero io quel giorno, quando mi sono unito a te, poi sposato e poi impegnato come mai nella vita con te e per fare fronte all’accaduto di Raffaello? 

 

Si ritorna alla parola chiave: consapevolezza dei propri errori, consapevole che dare tutto non serve a niente, esattamente come dare acqua a chi non ha sete.