Il vizio di amare come tutela e amare

Il vizio di amare come tutela è un grave errore seriale. 

Il mio.

Coprire tutto per non far soffrire o per facilitare.

Lo fanno quasi tutti per un motivo o per un altro, lo facciamo in moltissimi.

Questo non mi assolve. Mi assolve solo la comprensione profonda, anche se l’ho sempre saputo.

Ora lo so per bene. Fino in fondo. La cicatrice del perdono compromissorio verso me stesso non c’è più. Ho capito. 

Capire è stato complesso, perché in mezzo ci sono richieste che sembrano vero, persone che si adagiano, altre che “ti rigirano” senza un intento malevolo. Quindi, districarsi da questo groviglio, per arrivare all’essenza del proprio errore seriale non è semplice.

Sempre trattandosi di un’omissione, è altrettanto difficile distinguere quando per egoismo e quando per altruismo. Non parlo per me in questa frase.

È un argomento molto complesso, ma comprensibile da tutti, perché appunto siamo nel mucchio.

Chi per vera tutela e vero amore: e lo dimostrano i fatti.

Chi per egoismo di rivelare la propria vera natura e lo dimostrano i fatti.

Nel primo caso è una tutela che ha origine, nei Presunti sani, da una concezione abnorme del proprio potere rassicurante. 

La purezza dell’amore come tutela è molto evidente: non è quella di nascondere di essere gay alla moglie, di giocare d’azzardo o di avere amanti. 

É un tipo di tutela protettiva come il mantello di San Martino, come dire “state tutti qui sotto fino a quanto la tempesta di sabbia non è passata”. 

Dal punto di vista neuro-scientifico, in gergo potrei dire che ha una radice di allarme atipico. Atipico, perché una condizione di allarme alterata riguarda la propria incolumità, mentre questa è solo diretta a proteggere chi, in chiave presuntiva, non è capace di “reggere l’urto della vita”. 

Questo, che potrebbe sembrare un gesto completamente altruistico non lo è affatto o, comunque non sempre. 

Il primo motivo è che proteggere omettendo, non evolve gli altri ad affrontare problematiche di vario tipo da soli; in questo caso blocchiamo o rallentiamo una delle essenze primarie dell’amore: evolvere ed emancipare chi ami.

Per questo, il presente contributo ha una parte del titolo che parla di vizio di amare. 

In realtà nell’amare in questo modo, c’è una gratificazione seriale personale, che è quella apparentemente sana di proteggere, ma che ci fa sentire comunque in grado di gestire le lacune altrui: in termini di responsabilità, fatica, sofferenza. 

Esasperando un pò il concetto ci si sente il “Comando”, citando la sere TV Scandal. 

Quindi solo errore seriale, il mio principale.

Amare è tutto il resto.

Post Scriptum Impopolare

La canzone di Battiato “La Cura” è l’essenza di questo errore seriale, infatti si intitola “La Cura” e non “Sapere Amarti”.