Cervello in Tilt

Disabilità

5 Novembre 2017

Disabilità

Problematiche dei figli disabili

di Stefano Michelini

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Le problematiche dei figli disabili, fino ad una certa età, difficile da stabilire, hanno molti meno problemi dei genitori e questo anche nelle disabilità molto gravi. Non hanno responsabilità, non hanno aspettative, non hanno frustrazioni.

Quando sono più grandi, in alcuni di loro entriamo agevolmente e creiamo un mondo congruo. In altri no. Ma dove non si riesce a entrare, spesso non c’è coscienza e quindi non c’è dolore.

Questo è un tema molto delicato, che varia da situazione a situazione, che meritano chiarimenti specifici nelle prossime sezioni.

Il disabile congenito cosciente, costruisce un mondo a dimensione della sua disabilità. Non è necessario preoccuparsi più del dovuto dei loro pensieri, a meno che non siano chiaramente esplicitati o intuiti dai terapisti e comunicati ai genitori. Cervello in Tilt fa un esempio banale, ma significativo: 

un bambino affetto da nanismo, esplorerà tutta la gamma delle frustrazioni della sua condizione, soprattutto se indirizzato, inconsapevolmente male, dai genitori e dalla scuola. Gli capiterà di volere essere semplicemente alto come gli altri, o se molto dotato sportivamente, di sognare di essere un giocatore di NBA e di alzarsi triste al mattino, ritrovandosi basso come si era addormentato; gli capiterà di desiderare una ragazza molto più alta di lui e ne soffrirà; gli capiterà di essere deriso od oggetto di bullismo, ne uscirà pesto. Ma, tutelato nel giusto modo, crescerà in un suo mondo che si costruirà, come detto a sua dimensione, come tutti noi, che non siamo disabili in modo appariscente, ma pieni di difetti sicuramente. Se facciamo un confronto con noi presunti sani, chi non ha sofferto per volere qualcosa non alla sua portata?

Non esiste una statistica scientifica mondiale che attesti un maggior tasso di suicidi negli affetti da nanismo o in altri disabili consapevoli. Mentre un tasso di suicidio scientificamente dimostrato esiste negli adulti presunti sani o malati di depressione e curati male.

Cervello in Tilt offre la possibilità di un percorso di crescita, per i disabili che ne hanno desiderio, per considerare la loro vita, con meno opportunità di fare, ma di essere sereni, amare gli altri senza invidia e di amarsi per le proprie qualità.