Cervello in Tilt

Amore e altre Dipendenze Senza Droga

12 Settembre 2018

Amore e altre Dipendenze Senza Droga

Non sono ancora Batman

di Stefano Michelini

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Sono la nostra vera memoria. Quella immorale e senza filtri. Sono un’espansione asettica della nostra lealtà e della nostra incoscienza. Sono lo scudo stellare contro il Super-Io. Nei cellulari esistono solo Es e Io. Meno simbolici dei sogni, custodiscono segreti inenarrabili, rubriche fasulle e grottesche, video porno in doppie schede, insieme alle foto dei figli, o contengono semplicemente strani nomi o alias. Aprono lo stargate verso i Social, verso i Like o verso l’Amore, clandestino e non. Sono l’angolo buio in cui nascondersi dalla noia. Gli smartphone sono ormai un Vaso di Pandora. Alterano la mitologia e avanzano inarrestabili verso la conquista dei sensi e la trasformazione della comunicazione. Riusciamo a immaginare un mondo senza faccine? E la nuova interferenza non finisce con la mera comunicazione. La  memoria, la visione e la percezione dello spazio sono notevolmente influenzate dai cellulari. La nostra trasformazione in pipistrelli è in atto. Quando guidiamo, quando camminiamo per strada, quando facciamo l’amore, quando visitiamo un museo, lo facciamo quasi senza vedere ormai. I nostri neuroni, gli occhi e anche il nostro udito, non sono puntati verso il mondo esterno, ma verso lo smartphone. Noi non guardiamo più davanti a noi. Noi, ormai, percepiamo la realtà con gli altri sensi e con un diverso tipo di visione periferica. Siamo sempre in attesa di un suono di notifica. Siamo sempre altrove. Gli orecchi lunghi e vibranti. Ci prepariamo ad essere Chip? Ci prepariamo alla vita in altri mondi? Ci prepariamo a cosa? O stiamo semplicemente perdendo parte del sentire? Questo fenomeno Presunto Sano, rappresenta senza dubbio un’evoluzione fisiologica dei nostri sensi. Del nostro senso globale non so. La vedo ancora da uomo, scusate, ma per quanto affascinante sia, non sono ancora Batman.