Cervello in Tilt

Amore e altre Dipendenze Senza Droga

9 Febbraio 2018

Amore e altre Dipendenze Senza Droga

Mr Holden: cocaina e amore

di Stefano Michelini

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Giorno Primo

Mr. Holden guardò lontano. Si sentiva il colpo nella mente da qualche giorno. Una traiettoria magica nell'aria. Sfilò il ferro 3. Tre movimenti per scaldarsi. Poi colpì la pallina, che si alzò in aria altissima, come mai nessuno aveva visto prima.

Mr. Holden iniziò a camminare nella direzione di tiro. Senza guardare il cielo. Nei suoi occhi scorreva l'erba fresca sotto le sue scarpe bianche. Un passo regolare. Mr. Holden, un uomo vestito di bianco nel verde.

Dopo un'ora, Mr. Holden arrivò alla bandierina afflosciata lungo il bastone. Rallentò il suo passo e si fermò proprio sulla buca.

Mr. Holden, in quel preciso istante, era un uomo vestito di bianco, nel verde assoluto, elegante e strategico.

Mr Holden si sporse sulla buca e vide la pallina adagiata sul fondo.

Mr Holden si chinò sulle ginocchia e infilò la mano dentro la buca per riprendere contatto con se stesso. Strinse le dita intorno alla pallina e la sollevò dal fondo della buca. Smise di respirare. Guardò più avanti dentro le canne di bambù.

Le pareti della buca si strinsero lentamente intorno alla sua mano e le dita di Mr. Holden si strinsero intorno alla pallina. Senza dolore.

In questo preciso istante, Mr. Holden era un uomo elegante, vestito di bianco, piegato sulle ginocchia, appoggiato con il palmo della mano destra a terra e con la mano sinistra dentro la buca ormai chiusa.

Mr. Holden capì che ormai non poteva più togliere la mano dalla buca e si arrese senza lottare. Rimase fermo.
Divenne buio, poi buio notte.

 

Giorno Secondo

Alle 12.30 del giorno seguente Mr. Holden era sempre nella stessa posizione.

La buca allentò la presa sulla sua mano e le sue dita trovarono spazio intorno alla pallina. Mr. Holden tolse la mano dalla buca, aprì e richiuse il pugno per riattivare la circolazione, poi riprese a camminare in direzione club.

Blanca era nei suoi pensieri. Diciottenne, in piazza, a gridare Blanca Blanca. L'azzurro messicano e lo sguardo fresco.
La voglia di essere tutto ma non una ragazza prevedibile.
Blanca non aveva il vocabolario della strada.

Blanca, Blanca era solo una vocalizazione di richiamo. La sua prima richiesta.

Mr. Holden continuava a camminare in direzione club. Vestito di bianco, il ferro 3 in spalla.

Blanca nei suoi pensieri era abbronzata, shorts di jeans sfrangiati e voglia di essere. Alcuni spacciatori l'avevano circondata e lei si era fatta le sue provviste senza trattare. Era tornata nella camera dell'albergo con i suoi sacchettini bianchi. Un passo concreto dentro la nuova bamba. Non sapeva nemmeno da dove cominciare, da quanto cominciare. Non aveva le basi della bamba. Cominciò piano piano.

Blanca si affacciò alla finestra per aspettare la montata, che arrivò nella gioia esatta della chiarezza delle idee. Il residuo d'incertezza che le intorbidiva il pensiero si era dissolto. Tutto ora era molto limpido. Un disegno preciso come mai era stato prima. I genitori, la scuola, le regole, le giuste gratificazioni, un intuito eccessivo che le rendeva scontati gli eventi. Ora la cocaina aveva messo le cose in fila. Aveva riallineato le velocità, proiettandola più avanti di ogni possibile attesa. E quel piccolo spazio di esistenza tra la coca e il mondo, le consentiva di non attenersi al dato concreto dei riscontri. Poteva starsene oltre quella pista per ore, affacciata alla finestra. Blanca era più veloce della cocaina e la cocaina la calmava.

Mr. Holden, mentre camminava nel prato verde smeraldo, la pensava affacciata alla finestra di una camera di albergo di una città messicana. Ormai il club era vicino e Mr. Holden lasciò il suo ferro appoggiato alla

staccionata. Entrò dentro il club e raggiunse gli spogliatoi. Nudo, i suoi vestiti bianchi in una grande cesta di cuoio. Mr Holden entrò nella sauna e versò l'acqua con i sali aromatici sui carboni. Si distese per recuperare il clima, ma il pensiero di Blanca era andato ormai. Una traiettoria persa. Mr. Holden si addormentò.

Blanca era sempre alla finestra con la stessa sensazione della non necessità di tornare indietro.
Una polaroid del giorno secondo proietta due immagini distinte nella stessa pagina: Blanca alla finestra e Mr. Holden nella sauna che dorme.

Nello stesso preciso istante, fuori dalla polaroid, tutti e due ebbero l'impressione che qualcuno avesse chiuso la porta dei loro spazi finiti. Blanca guardò la porta della sua camera, ma poi si girò di nuovo verso la piazza, senza allonanrsi dalla finestra. Mr. Holden si alzò di scatto e spinse con forza la porta della sauna, sicuro che fosse chiusa. Ma la porta era aperta e Mr. Holden cadde nella saletta degli spogliatoi. Si rialzò e di fronte a lui c'era Blanca.

Blanca uscì dal club e corse nel prato verde smeraldo.

Una Polaroid scattata in questo preciso istante proietta Blanca nuda nel verde smeraldo di un campo da golf.

Fuori dalla Polaroid, Blanca corre nuda in direzione buca dopo buca. Poi si sdraia al sole e respire forte.

Mr. Holden è nella sauna del club, sdraiato sugli assi di legno profumati di pino. Un asciugamano di spugna lo copre dalla vita in giù. Pensa a Blanca nella neve. Pensa a Blanca nel suo letto.

 

Giorno Terzo

Un boa constrictor color caffè e latte era l’unica traccia rimasta di Blanca. Lungo 9 metri, aveva percorso Blanca ovunque. Dormito con Blanca. Sincronizzato il cuore e l’odore di Blanca.
Difficile da credere per Mr. Holden. Difficile da credere, ma potente da non poter essere dimenticato.


Mr Holden passava la sua mano sulla staccionata bianca del club. Provava a imitare la sensazione scagliosa di toccare il serpente di Blanca.

Nei pensieri di Mr Holden le spire del boa avvolgevano il corpo di Blanca completamente, lasciandole libera soltanto la testa e i piedi.

Nei suoi pensieri, Mr Holden infilava le mani tra le spire e la pelle di Blanca, cercando di allentarle. Il palmo della mano toccava la pelle di Blanca, il dorso la pelle del boa.

Blanca dormiva e non correva nessun pericolo. Era stata attaccata una sola volta e per sua responsabilità. Lasciato libero nel cortile, il boa aveva puntato un cucciolo di gatto e Blanca aveva capito tardi, in un disallineamento insolito di sincronie. Prese il boa con due mani sotto la mandibola e cercò di fargli aprire la bocca e liberare il cucciolo di gatto. Con un unico movimento il

boa lasciò il cucciolo di gatto e si attaccò con la bocca al braccio di Blanca. Blanca trascinò il boa per il resto del cortile, respingendo a calci nel ventre il tentativo del boa di attorcigliarsi a lei. Poi il boa lasciò la presa e riprese il suo normale andamento nel cortile. Blanca dormiva e non correva nessun pericolo. Il palmo della mano toccava la pelle di Blanca, il dorso la pelle del boa. I pensieri di Mr Holden nel terzo giorno erano questi.

 

Giorno Quattro

Mr. Holden, sei anni esatti dal loro primo incontro, sbanda e cade a terra. Si rialza e si appoggia al muro di una casa. Nella strada non ci sono persone. Non ci sono auto. Non ci sono biciclette o moto. Non c'è Blanca. Avanza di qualche metro appoggiato al muro e si siede sul secondo dei tre gradini della sua casa. Rimane così fino a sera. E poi fino a notte.

Mr Holden è ora sdraiato sul letto della sua camera e pensa che l'amore smeraldo non esiste. Anche se così può sembrare non sta dormendo. Un dolore alle tempie lo perseguita da questa mattina. Fra un istante aprirà gli occhi pensando di poterlo alleviare.

Sta ascoltando il suo respiro affannoso. Blanca non potrebbe essere più lontana. Forse a Perth in mezzo alle onde con la vela gonfia. Forse in Messico.

Mr Holden sta ascoltando il suo respiro affannoso. Anche lui in questo momento pensa solo al suo respiro come a quello di una persona che dorme e la cosa non gli piace. Semplicemente ha il naso chiuso.

Sebbene ne sia assolutamente inconsapevole, Mr Holden tra qualche minuto morirà.

Mr Holden si sento molto stanco. Non ha la forza di muoversi ma crede di non averne voglia.

La signora del piano di sopra non sa che per annaffiare le sue piante ha provocato sul soffitto della camera di Mr Holden un’enorme macchia di umidità.

Oggi è la prima volta che cade dell’acqua ma l’intonaco si stacca ormai da diversi mesi.


Mr Holden sta pensando che sicuramente dovrà spostare il suo letto.

Si ricorda delle vacanze da bambino, trascorse in colonia e di quando la notte bagnava il letto. In realtà è uno di quei ricordi che non ha piacere di raccontare. Finisce inevitabilmente per vergognarsene troppo e allora dice di non essere mai stato in colonia.

Chiude di nuovo gli occhi. Si sente molto stanco ora. Anche se fossero gli occhi a sentire non riuscirebbe a cacciare quei rumori terribili che ora lo assalgono. Né tantomeno quelle fitte alle tempie.

Mr Holden è sicuro di avere la febbre. Oggi non potrà ritirare i pantaloni in lavanderia e ne è infastidito. Pensa che sia una scocciatura.

I vicini crederanno di avere a che fare con un maleducato. Mr Holden, il nome di un maleducato. È

 certo che pronunceranno questo nome senza nemmeno ascoltarlo.

Mr Holden ha sempre pensato di essere un nibbio. Ma nessuno lo sa.

Loro non sanno del nibbio... degli artigli... delle ali lunghe che nel cielo tagliano via le nuvole... e di come sono piccole le montagne quando si respira così in alto... e del sole...

 

Giorno Quinto

Nello stesso preciso istante in cui Mr Holden muore, Blanca cavalca senza sella e senza redini. Ha lasciato i vestiti a una sconosciuta. La sconosciuta è bendata ed è la stessa che girava nuda in casa sua poche ore prima.
Blanca non le ha mai permesso di togliersi le bende. Sono due giorni che la sconosciuta tiene le bende per volere di Blanca. La sconosciuta è seduta sulla riva. Gli abiti di Blanca sono ammucchiati accanto a lei. È notte, è freddo. Piccole onde le bagnano le caviglie, ma la sconosciuta resta ferma.

Non può fare a meno di sentire le vibrazioni della sabbia sotto la corsa del cavallo di Blanca.

Altri due cavalli sono vicini a lei e si muovono nervosamente senza allontanarsi. La sconosciuta vorrebbe stringere il sesso di uno dei due cavalli per riscaldarsi, ma resta ferma. Blanca è lontana ormai e le vibrazioni non si sentono più.

La sconosciuta è ancora ferma e bendata. E' notte, è freddo. Si toglie la benda. Indossa i vestiti di Blanca. Accarezza nel buio il collo dei cavalli. Sente il caldo del loro respiro. Nel camminare le sue caviglie sabbiose si urtano.

Arriva alla piccola piscina, si siede sul bordo con i piedi nell'acqua. L'acqua tiepida le dà sollievo. Rimane così.

Passano ore e la sconosciuta muove avanti e indietro i piedi nell'acqua. Non c'è luna, non c'è Blanca.

 

Giorno Sesto

Pensieri dell'alba, mentre Blanca attraversa la stalla dopo avere chiuso il cavallo nel recinto.
Sotto la doccia, cerca di togliersi l'odore di cavallo dalla pelle. Si passa la pelle con la pietra fino a farsi sanguinare l'interno delle cosce.

Entra nella sauna. Esce dalla sauna. Sotto la doccia. Fuori.
Si odora. Si riveste senza asciugarsi. Il vestito le si appiccica al corpo.

Raccoglie i capelli bagnati e si mette il suo cappello preferito con veletta e il rossetto che Mr. Holden detestava.

I pensieri di Blanca in quel preciso istante:
- Tra essere quiescente e una dilettante allo sbaraglio, preferisco essere spora vegetativa. Vivo al minimo e aspetto di il momento buono. Nelle sere da parassita non mi permetto nemmeno di anelare la mia libertà. Sperare è uno spreco, un lusso che non mi posso concedere. Tollero i momenti di spora. Tollero il dolore di capire che non posso fare altrimenti -

Sono le sei del mattino. Mr Holden è morto.

Della sconosciuta bendata nessuna traccia.

 

Prima di dormire, Blanca si passa tra le mani le sue scarpe di raso rosa e legge note del suo diario scritte prima di conoscere il Messico, prima di diventare Blanca.

Dal diario di Blanca prima di diventare Blanca:

Io resto avida e disattesa
Ogni giorno qualunque, sentirsi non a casa
Mai a mio agio, sempre
Cittadina onoraria del mio vuoto, vorrei chiedere l’estradizione
Ma non lo faccio
Mi hanno assicurato che le pratiche sono rapide e semplici
Niente burocrazie
Basta dichiarare la propria volontà ad andarsene
No, non lo faccio
Impermeabilizzata al bene
Permeabile al male
Inchiodata su tavole consumate dai miei passi ossessivi
Avanti Indietro Avanti Indietro
Ho scarpe inadatte per il mio moto perpetuo
Le ho comprate per il ballo
Sono di raso rosa, con un passante e un bottone di madreperla che ho strappato.

 

31 Dicembre 2013

Di tutti i suoi giorni, Blanca ricorda il viso della donna alla reception.

-Dama Blanca que puede quedarse una semana más, ganó la lotería del hotel-

Blanca riprese le valige e tornò nella sua camera. Niente l'aveva resa più felice mai. Aveva ancora soldi. Poteva restare ancora una settimana. Lasciò le valige chiuse e scese in piazza. In mezzo alla piccola piazza cominciò a ruotare su se stessa con le braccia aperte. I messicani le si strinsero intorno, lasciandole giusto lo spazio per ruotare. In quel preciso istante, la piazza era piena di colore intorno a Blanca. Il cielo era molto azzurro.

 

31 Dicembre 2013

Il nibbio, a volo radente, aveva una diversa immagine, non interpretabile per un uomo.

Adiós Blanca.