Cervello in Tilt

Amore e altre Dipendenze Senza Droga

22 Febbraio 2018

Amore e altre Dipendenze Senza Droga

Dell'amore superficiale

di Stefano Michelini

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Tutti i tratti psicologici di un Presunto Sano orientano la scelta di un partner amoroso verso relazioni non congrue. Errori di mera superficialità, se desideriamo una relazione evolutiva. Nessun errore se optiamo per quello che viene, guidati dai nostri difetti.

 

Come abbiamo visto nei contributi precedenti, soprattutto nel video Ti Amerò di un Amore Nuovo, pubblicati in questa sezione Amore e altre dipendenze senza droga, spesso le relazioni si instaurano per compensare difetti emotivi-cognitivi anziché su scelte di vere affinità. Con tutte le conseguenze che questo comporta.

 

Ma se proprio vogliamo farci del male sono tre i tratti psicologici che possono fa cadere un Presunto Sano in un ginepraio relazionale dal quale è difficile uscire:

  1. Eccesso costante di energia mentale, che orienta verso scelte basate sul sesso
  2. Bisogno di rassicurazione, che comporta una relazione di sudditanza, fino a rituali sado-maso
  3. Ossessione estetica, che obbliga a una scelta basata sull’aspetto esteriore dell’oggetto del desiderio. Non si tratta però di estetica come sinonimo di bellezza in valore assoluto, ma di una bellezza relativa a geometrie esistenti nel cervello del Presunto Sano. Concetto che poi, senza farla tanto lunga, corrisponde al detto “Non è bello quel che è bello, ma solo quello che piace”.

 

Nel primo caso le scelte basate sull’odore, la pelle, il turgore, sono ad alto rischio di esplosione anche al di fuori del letto. Il dis-controllo che reca piacere totale nella dissolutezza fisica, rimane anche quando i due si rivestono. Questo fa sì che prospettive diverse inneschino immediatamente liti furibonde, in cui passare il limite è un attimo, fino a diventare potenziali omicidi.

 

L’accoppiamento di tipo due non è pericoloso, ma noioso e involutivo come pochi: da una parte una richiesta di attenzione costante e dall’altra un doversi adoperare costantemente. L’adulterio del rassicuratore o della rassicuratrice è la fisiologica conseguenza di questo tipo di accoppiamento, con tutta la mia solidarietà.

 

Il terzo profilo mi rispecchia, è autobiografico perché in effetti sono attratto da forme cubiste caratterizzate da asimmetrie e irregolarità. Nella mia gioventù ho avuto relazioni con una serie di donne tipo Jacqueline Roque di Picasso.

Questo errore non comporta gravissime conseguenze, se non la perdita di tempo nel lasciare o nel farsi lasciare, quando ci si accorge che anche i neuroni sono cubisti. Conseguenze più gravi però si presentano se il tratto ossessivo per le asimmetrie è così forte da ignorare l’assenza di affinità e, dunque, in questo caso come per qualsiasi errore di valutazione superficiale, ci si avvia in un processo involutivo che può persistere a lungo, perdendo utile tempo esistenziale.

 

Jacqueline with flowers di Pablo Picasso